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L´IMU colpisce anche le case “ex fantasma”

Come annunciato l'Agenzia del Territorio è riuscita ad individuare ed attribuire agli immobili costruiti e mai accatastati, la rendita catastale presunta. Fino al 2 luglio prossimo saranno pubblicati all’albo pretorio dei Comuni le rendite presunte di tutti i cosi detti “Immobili fantasma” ormai ex fantasma, con l’attribuzione di tale rendita presunta, il fisco così dovrebbe poter contare su un sostanziale aumento del gettito. L'articolo 19 del D.L. 78/2010, ha previsto che in caso di mancato accatastamento, venisse attribuita dall’Agenzia del Territorio una rendita presunta, con oneri a carico degli intestatari. La norma prevede la trasmissione dei dati degli accatastamenti per i controlli urbanistico-edilizi ai Comuni che avrebbero dovuto verificare che il fabbricato accatastato non fosse stato costruito abusivamente. Tali controlli tuttavia, anche se obbligatori pare che fino ad ora non siano stati fatti. L’Agenzia del Territorio ha cosi notificato le rendite degli immobili che devono essere affisse all'albo pretorio dei Comuni dove sono ubicati gli stessi, dandone notizia con comunicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 maggio 2012. Entro 60 giorni dalla pubblicazione (2 luglio 2012) il proprietario potrà proporre ricorso. Non si sfuggirà all’IMU - Una prima e immediata conseguenza e che le case ormai “ex fantasma” saranno soggetti alla tanta criticata IMU, ma non solo, in quanto dovranno pagare anche gli arretrai ICI e Irpef. L’articolo 19 del D.L. 78/2010 e l’articolo 2 del D.L. 225/2010 affermano che la rendita presunta e quella successivamente dichiarata come rendita proposta, producono dalla loro pubblicazione nel catasto effetti fiscali con decorrenza dal 1° gennaio 2007, salvo prova contraria che dimostri una diversa decorrenza. L’Agenzia del Territorio, ha anche informato i contribuenti, che prima di presentare ricorso, possono chiedere il riesame in autotutela per l’attribuzione della rendita in alcuni casi particolari, come ad esempio l’errata intestazione della particella catastale su cui è stato edificato il fabbricato non dichiarato, oppure anche la non accatastabilità dello stesso, ma c’è tempo fino al due luglio 2012. Tutti i proprietari degli immobili a cui è stata attribuita la rendita presunta, dovranno entro il prossimo 18 giugno versare l’acconto IMU, e si stima che gli introiti tra IMU e imposte sui redditi saranno di circa 472 milioni nel 2012. Altra particolarità, è che con l’attribuzione delle rendite, si dovranno pagare anche gli arretrati per cinque anni precedenti, con sanzioni e interessi. Per i Comuni, il problema principale è che ricevendo le comunicazioni dell’Agenzia del Territorio sul recupero delle case fantasma, gli stessi dovrebbero attivarsi per accertare i debiti fiscali dei proprietari, ma anche per verificare la regolarità edilizia di questi immobili. In alcuni casi il meccanismo dell’accatastamento potrebbe essere stato approssimativo, perché a causa dell’assenza dei proprietari degli immobili (perché ad esempio abusivi), i tecnici del Territorio hanno effettuato delle misurazioni dall’esterno e quindi approssimative per la determinazione dei vani e della rendita. Di conseguenza per i Comuni potrà non essere una passeggiata riscuotere l’IMU. Il D.L. 16/2012, (comma 7 articolo 11) ha previsto l'obbligo per i proprietari di procedere all'accatastamento entro 120 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta dell'avviso di attribuzione della rendita (quindi al massimo entro il 31 agosto 2012), e in caso di mancato accatastamento, si applicano le nuove sanzioni, che vanno da 1.032 a 8.264 euro, e il 75% delle sanzioni è devoluto al Comune.

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