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Cina: investirà ancora in debito Ue

La Cina continuerà a investire in titoli di Stato europei. Lo ha detto il governatore della banca centrale del Paese, invitando al contempo gli europei a proporre prodotti di investimento più attraenti per la Cina. Zhou Xiaochuan ha anche ammesso che la Cina e altri Paesi emergenti come Brasile, Russia e India stanno aspettando il momento giusto per aiutare il blocco. Il governatore della banca centrale ha ricordato che, in occasione dell'ultimo G20, il premier Wen Jiabao ha detto che la Cina è pronta a giocare un maggiore ruolo nella risoluzione dei problemi debitori europei, sottolineando che Pechino non ha ridotto l'esposizione delle proprie riserve alla zona euro. Alla Cina, che ha riserve in valuta estera per 3.200 miliardi di dollari, viene attribuita potenza di fuoco sufficiente a salvare alcuni Governi europei. Gli analisti stimano che circa un quarto delle riserve in valuta estera siano detenute in strumenti denominati in euro. Le rassicurazioni di Zhou e di altri autorevoli leader cinesi giungono poco dopo la visita del presidente del Consiglio europeo, Herman van Rompuy, e di quello della Commissione, Jose Manuel Barroso, per il summit Cina-Ue. Entrambi hanno ribadito che Pechino sarà maggiormente coinvolto nel Fondo salva-Stati Efsf. Di riflesso ai commenti di Zhou, l'euro stamani ha allungato fino ai massimi di seduta a 1,3194 dollari. Ora scambia a quota 1,3160 dollari. "Questa notizia sarà di supporto alla moneta unica, anche se difficilmente si può prevedere il trend nel lungo termine, senza un impegno specifico da parte di Pechino e con la crisi del debito ellenica ancora in atto", commenta Koji Fukaya, fixed-income strategist Credit Suisse. Nei confronti dell'euro "il mercato sembra di nuovo pronto per una salita. Capite che in uno scenario del genere, dalla grande incertezza, forse val la pena allargare l'orizzonte temporale, isolarsi dalla volatilità di brevissimo e affidarsi a livelli statici chiari più di lungo: per esempio il supporto che è possibile trovare a 1,3030, toccato due volte tra l'1 ed il 6 febbraio e il livello di resistenza compreso fra 1,3230 e 1,3260", sottolineano gli analisti di Fxcm. In termini di ampio range, i graficisti vedono una resistenza per l'euro a 1,3322 dollari, il massimo del 2012, mentre un supporto chiave è individuato a 1,3026/27.

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