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Il principio della Cooperazione amministrativa

Per frenare l'evasione e controllarne i rivoli e le fiumane anche oltre frontiera, bisognava intervenire fortemente sulla tracciabilità delle operazioni e soprattutto sull'arricchimento illegittimo accumulato frodando l'Erario con le deviazioni nei cosiddetti Paesi Off-Sfore. La tendenza a evadere per portare le proprie ricchezze altrove, ha annebbiato anche l'etica politica che, pur di “far soldi”, ha percorso le “road map” dell'evasione ritenendo legale gli stessi investimenti che producono gli evasori più incalliti. La frode si è imborghesita e non conosce ostacoli, allerta anche gli “individui” politicamente esposti che non hanno alcuna esitazione di mettersi alla pari di coloro che frodano l'Erario. Un Paese da solo non riesce a sopravvivere alla frode anzi alimenta un sistema irreversibile che porta all'impoverimento sempre più allargato di quel Paese che pensa solo ai suoi confini e non sa che, salvaguardando il Fisco degli altri, salvifica se stesso. I Paesi interessati devono essere necessariamente collaborativi al massimo, comunicare all'altro che quel soggetto straniero intrattiene attività finanziarie e conti con soggetti con i quali ha un interesse sostanziale di proprietà. La cooperazione amministrativa del FATCA va in tale direzione e lo sforzo è quello di migliorare la tax compliance internazionale al fine di scovare l'evasione attraverso le movimentazioni finanziarie estere, soprattutto, con i Paesi a fiscalità privilegiata.

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