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Ddl del lavoro prima del vertice europeo

La richiesta del premier Monti di un'approvazione del ddl lavoro prima del Vertice europeo del 27-28 giugno, non è stata ancora formalizzata dallo stesso, ma viene vista di buon occhio dai partiti. In questa direzione si sono espressi Giuliano Cazzola (Pdl) e Cesare Damiano (Pd). Entrambi pero' chiedono alcuni impegni politici al governo, che dovra' ora pronunciarsi nelle sedi appropriate e non piu' solo in quelle giornalistiche. Determinanti saranno gli interventi oggi e domani al Senato e alla Camera sugli esodati del ministro Fornero, che incontrera' i capigruppo di maggioranza gia' oggi a Montecitorio. E non si esclude che in settimana il sigillo politico all'intesa arrivi da Monti e da ABC. La giornata e' stata a due facce: in mattinata Pdl e Pd hanno ribadito le posizioni di ieri, con Renato Brunetta e Maurizio Gasparri che hanno respinto il 'diktat' dell'esecutivo; poi nel pomeriggio c'e' stata l'apertura. Complice anche lo spettro dei mercati che non hanno dato tregua ai nostri Titoli di Stato, con lo spread di nuovo in crescita. A dare il la' e' stato il 'lodo' lanciato da Pierferdinando Casini: approvare subito il ddl rinviando a un successivo 'tagliando' la messa a punto del testo. Cazzola, ha a sua volta convenuto al si' rapido della Camera al provvedimento, con eventuale modifiche da concordare e da inserire nel successivo decreto sviluppo. E anche Cesare Damiano ha aperto a nome del Pd: l'ex ministro ha detto di 'comprendere il significato politico ed economico' della richiesta del governo, che e' realizzabile se l'esecutivo trovera' con il Parlamento e le parti sociali 'un accordo che definisca in modo contestuale' anche la vicenda degli esodati. Insomma su questi ultimi non si chiede piu' un decreto entro venerdi', bensi' un accordo politico prima del Vertice Ue. Il tutto mentre i capigruppo della maggioranza, in contatto con il presidente Gianfranco Fini, concordavano un incontro con il ministro Fornero gia' oggi. Anche perche' finora non e' arrivata ancora alcuna richiesta ufficiale di un'accelerazione dei tempi, come ha fatto osservare il presidente della commissione Lavoro, Silvano Moffa. Attesissime dunque le parole di Fornero che rispondera' alle interrogazioni sugli esodati in Senato e mercoledi' alla Camera. Il ministro, che ha ribadito l'auspicio dell'approvazione del ddl entro il 28, sa che le sue risposte su questo punto non possono essere quelle dei giorni scorsi. Infatti oggi ha detto che su tale problema sta 'lavorando'. Ed ha aperto anche all'ipotesi del 'tagliando' alla riforma in tempi successivi se si vede che 'qualche norma' non va. Tutto fa pensare che oggi pomeriggio, dopo il Senato, la Fornero fara' il punto con i capigruppo a Montecitorio. Dopo di che non si puo' escludere che possa essere necessario che siano i leader, Alfano, Bersani e Casini, a sigillare con Monti l'intesa.

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